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Lo spreco alimentare nell’Unione europea ammonta a 58 milioni di tonnellate di massa fresca. Lo dicono i dati dell’ultimo monitoraggio statistico condotto dall’Eurostat nel 2021 e dedicato alla quantità di sprechi alimentari nell’Ue per settore di attività. Non solo, i rifiuti alimentari domestici rappresentano oltre 31 milioni di tonnellate di massa fresca, pari al 54% del totale. Al secondo posto, pari al 21%, c’è il settore della lavorazione e della produzione,  dove la quantità di rifiuti alimentari misurati supera i 12 milioni di tonnellate di massa fresca. La quota rimanente, un quarto dello spreco alimentare totale, proveniva dal settore della produzione primaria (5 milioni di tonnellate, il 9% sul totale degli sprechi alimentari), ristoranti e servizi di ristorazione (più di 5 milioni di tonnellate, 9% sul totale degli sprechi alimentari). totale) e vendita al dettaglio e altra distribuzione dei settori alimentari (poco più di 4 milioni di tonnellate, 7%). 

La Doggy Bag contro lo spreco alimentare

Buttare via tonnellate di cibo fresco è una piaga da debellare: stando alla rilevazione Eurostat, gli sprechi alimentari generati possono rappresentare il 10% degli alimenti forniti ai consumatori dell’Ue nei settori dell’offerta e del consumo, quindi ‘distribuzione al dettaglio e di altro tipo di alimenti’, ‘ristoranti e servizi di ristorazione’ e ‘famiglie’).

Una buona soluzione per aiutare a prevenire lo spreco del cibo, in tale contesto, è l’utilizzo della doggy bag, letteralmente ‘borsa per il cane’, che sta ad indicare il classico sacchetto di plastica o di carta, che il cliente di un ristorante può richiedere per inserirvi all’interno tutto il cibo avanzato dal pranzo o dalla cena, per portarlo a casa e consumarlo, poi, il giorno successivo, impedendo così che venga gettato inutilmente. L’utilizzo della Doggy Bag è una pratica largamente diffusa negli Usa e in espansione a livello europeo: già dal 2022, infatti, è obbligatoria in Francia dal 2016 e in Spagna dal 2022.

Doggy Bag obbligatoria – la proposta di Legge

Anche in Italia, qualcosa si muove: lo scorso 10 gennaio, Fratelli d’Italia ha presentato alla Camera una proposta di Legge intitolata “Obbligatorietà della doggy bag”, il cui scopo è quello di arginare lo spreco alimentare, prevedendo che tutti i ristoranti debbano tenere a disposizione contenitori biodegradabili o riutilizzabili per poter permettere, a chi lo volesse, di portare a casa il cibo eventualmente avanzato. Una proposta tanto utile quanto severa, in quanto prevede anche che nel caso in cui i ristoranti fossero sprovvisti o non disponessero di contenitori idonei, rischierebbero una multa, più educativa che punitiva, di 125 euro, proprio perchè il focus è che si eviti a 360 gradi di cestinare grandi quantità di alimenti.

Il cibo più gettonato per la doggy bag

Secondo l’ultimo report dell’organizzazione di consumatori Altroconsumo, condotto tra gli iscritti alla loro community ACmakers, circa 8 consumatori su 10, pari a 831 su un totale di mille consumatori, confermano di aver chiesto al personale del ristorante un contenitore su cui riporre gli avanzi. Non solo: più di 9 intervistati su 10 sarebbero favorevoli all’introduzione di una norma che renda obbligatoria l’offerta di una doggy bag e più della metà degli intervistati ha confermato che per combattere lo spreco di cibo e bevande sarebbe disposto a portare i contenitori da casa propria. Tra i cibi più richiesti da inserire all’interno della propria doggy bag, infine, c’è la pizza sul podio, scelta dalla metà degli intervistati, circa. Al secondo posto si trova la carne e al terzo un primo piatto.