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Durante i quarti di finale di Champions League non saranno protagoniste solamente Arsenal Manchester City e Psg con i loro sudamericani. Altre tre squadre, tra le 8 finaliste d’Europa, hanno una connotazione fortemente latinoamericana. Lo sanno bene in Spagna, a Barcellona e nelle due sponde di Madrid, Real e Atletico.

I sudamericani di Spagna: Raphinha e Araujo, da Barcellona alla Champions

Il Barcellona vanta due sudamericani di un certo peso: Raphinha e Araujo. Il primo è un attaccante esterno alto di destra, dotato di una buona tecnica come buona parte dei brasiliani. Predilige rientrare e sfruttare il suo mancino, oltre a essere freddo sottoporta. Dispone pure di una buona agilità e visione di gioco.
Il suo arrivo in Catalunya ha una data: è il 13 luglio 2022 quando viene annunciato un principio di accordo tra il Leeds e i “Culers” per il trasferimento di Raphinha e due giorni dopo il trasferimento viene finalizzato.

Su Raphinha c’era stato anche un sondaggio sondaggio della Figc, intenzionata a sfruttare le sue origini italiane per farlo giocare in Azzurro. La storia, però, ha preso una piega differente e il giocatore ha poi scelto di rappresentare il Brasile.

Araujo, invece, è un difensore uruguaiano. Viene considerato tra i migliori al mondo nel ruolo, è un centrale di difesa di piede destro e dotato di buona velocità, forte fisicamente e bravo nell’uno contro uno. Il 29 agosto 2018 viene acquistato dal Barcellona, che lo aggrega inizialmente per la stagione 2018-2019 al Barcellona B, la seconda squadra blaugrana. L’anno successivo diventa membro stabile della prima squadra, trovando più spazio come titolare della retroguardia dei catalani.

Selecao protagonista anche con la camiseta blanca del Real Madrid

Le due squadre di Madrid hanno anch’esse dei sudamericani nei loro club. I Blancos parlano principalmente brasiliano, con tre giocatori verdeoro: Vinicius Jr, Rodrygo e Militao. A cui però si aggiunge il tocco uruguagio del centrocampista Federico Valverde.

Vinicius Jr è un attaccante che gioca principalmente come ala sinistra, ma può svariare su tutto il fronte d’attacco. Forte fisicamente, rapido e agile, è solito percorrere lunghe distanze con facilità, anche in ripiegamento difensivo, ed è molto abile quando è in possesso della palla. Mostra eccellenti doti tecniche, sia come finalizzatore sia come uomo-assist, ed è un ottimo esterno a tutta fascia o prima punta.

Per farlo suo, il Real ha giocato di anticipo: già il 23 maggio 2017 il club madrileno comunica di aver trovato un accordo per l’acquisizione del calciatore a titolo definitivo a partire dal 12 luglio 2018, giorno del compimento del diciottesimo anno di età (il minimo richiesto per i trasferimenti internazionali). Viene aggregato inizialmente alla squadra B dei blancos, e il 29 settembre 2018 esordisce in prima squadra, giocando i minuti finali del derby contro l’Atletico Madrid.

La scelta di sposare la causa verdeoro, al Real è confermata anche da Rodrygo, attaccante dal fisico brevilineo, agile, veloce e dal dribbling imprevedibile, può giocare su tutto il fronte offensivo. Soprannominato Rodrygol, per le sue caratteristiche è stato spesso paragonato al connazionale Neymar. Il Madrid ci ha messo su le mani il 15 giugno 2018, quando viene annunciato il suo passaggio ai Merengues per 45 milioni di euro. Il suo esordio con la squadra di Ancelotti arriva il 25 settembre 2019 contro l’Osasuna, rimpiazzando al 71′ proprio Vinicius e realizzando il definitivo 2-0.

Ma, come detto, non solo carioca dalle parti degli ex Galacticos. Perché nel centrocampo della squadra di Ancelotti è entrato in pianta stabile anche Valverde, centrocampista uruguaiano. Soprannominato El Pajarito, l’uccellino: un soprannome attribuito da un allenatore delle formazioni giovanili in Uruguay, che vedendolo correre da una parte all’altra del campo con il pallone tra i piedi, lo paragonò a un uccellino. È un calciatore molto versatile che apporta grande dinamismo e che può giocare sia da centrocampista centrale che da esterno o ala destra. Definito come un centrocampista box-to-box, dispone di buona visione di gioco, è aggressivo in pressing, eccellente nel controllo della sfera, veloce nelle accelerazioni, abile in dribbling, forte fisicamente, preciso nei passaggi (sia lunghi che corti) e spicca anche per il tiro potente e la facilità con cui si spinge nell’area avversaria; può anche giocare come ala. Sa essere pericoloso anche nelle conclusioni dalla distanza e da calcio di punizione. In fase difensiva è bravo a leggere le trame avversarie, dimostrandosi anche abile negli interventi in tackle.

La bevanda preferita all’Atletico Madrid? Il mate argentino

In Sudamerica ha attinto a piene mani anche un’altra candidata alla vittoria della prossima Champions League, l’Atletico che ha superato ai calci di rigore l’Inter. I colchoneros vantano 5 calciatori sudamericani: Rodrigo De Paul, Angel Correa, Samuel Lino, Nahuel Molina e Josè Gimenez.

De Paul è un centrocampista argentino, ma nasce calcisticamente come mezzala e può essere impiegato anche come terequartista o esterno d’attacco. Abbina controllo di palla, dribbling e rapidità di passo; eccelle, inoltre, nel dettare l’ultimo passaggio grazie a una buona visione di gioco. Si dimostra a suo agio anche in fase difensiva, per via della sua fisicità e del suo tempismo negli intercetti, con cui può ribaltare repentinamente il gioco e dare il via ad azioni di contropiede.

Proprio per quest’ultima caratteristica, sotto la guida di Diego Simeone nel club e di Lionel Scaloni in Nazionale viene arretrata la sua posizione, venendo impiegato sempre più frequentemente come mezzala in un centrocampo a 3 oppure come interno o esterno di centrocampo a 4 con compiti di ripiegamento.

L’emisfero sud protagonista nell’Atletico Madrid

L’argentino Angel Correa è connazionale di De Paul ed è una seconda punta che può giocare anche come ala su entrambe le fasce o arretrare e fare il trequartista. Grazie alla sua velocità e all’ottima tecnica è stato paragonato a Sergio Aguero. Il suo arrivo all’Atletico risale al 27 maggio 2014, quando venne acquistato per 7,5 milioni di euro, passando così alla corte del Cholo Simeone dopo la sua prima esperienza da professionista al San Lorenzo in Argentina.

Lino invece viene da Santo Andrè, paesino nello stato di San Paolo, in Brasile. È un’ala sinistra, dotata di ottima tecnica nel dribbling, riesce a saltare l’uomo molto facilmente ed è dotato anche di un ottima finalizzazione. L’8 luglio 2022 viene acquistato a titolo definitivo dai Colchoneros, con cui sottoscrive un contratto di durata quinquennale con scadenza 30 giugno 2027: il 28 luglio 2022 viene ceduto in prestito ai connazionali del Valencia, ritornando poi all’Atletico Madrid nel luglio del 2023.

La folta pattuglia dei sudamericani dell’Atletico

Molina è, come De Paul e Correa, argentino, e fa parte dell’Albiceleste. Soprannominato El galgo (il levriero) per la sua velocità, gioca come terzino destro o anche da esterno destro di centrocampo. Dotato di buona tecnica tanto che è abile pure in fase offensiva, dotato di buone abilità di tiro, è capace di segnare sia calciando con il destro (il suo piede forte) che con il sinistro, all’occorrenza sa tirare bene anche da fuori area, negli schemi di gioco è forte pure nei ripiegamenti.
Gimenez è invece un difensore dei madridisti e della nazionale urugaiana. È un centrale difensivo discretamente veloce, preferisce anticipare il gioco degli attaccanti, giocando in scivolata ed è bravo nel gioco aereo. Da più di 10 anni è punto fermo della difesa degli spagnoli.